Si registra una certa effervescenza nel mondo della scuola attorno al tema delle innovazioni nella didattica e nei metodi di insegnamento. I meeting dedicati all’innovazione sono molto affollati (valga per tutti l’edizione 2017 di Didacta promossa da INDIRE: cfr. Prapotnich, 60). Si nota un persistente interesse attorno al tema dell’innovazione digitale, anche grazie al PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale,

Il 2018 porterà un nuovo contratto di lavoro per i docenti italiani? Sembrano esserci le condizioni politiche (imminenza delle scadenze elettorali) per sottoscrivere una intesa contrattuale, sulla falsariga di quanto è avvenuto per il comparto dei dipendenti dell’amministrazione dello Stato. Le risorse sono centellinate sulla misura di una finanza pubblica non esaltante, e probabilmente le decisioni finiranno con lo scontentare

Fare il punto sullo stato di salute della scuola, in Italia ma anche a livello internazionale, è un esercizio che impegna i ricercatori delle grandi agenzie internazionali (OCSE, UNESCO, Eurydice, ecc.) o i nostri istituti di ricerca (ISTAT, CENSIS), e ci fornisce sempre informazioni utili a capire che i problemi della scuola italiana accomunano tutti i sistemi scolastici del nostro

Dopo l’emanazione del Regolamento per lo svolgimento del concorso (DM 138 del 3-8-2017) e del Bando per la presentazione delle domande (Decr.Dir. 24-11-2017), il concorso per 2.425 posti di dirigente scolastico sembra rispettare la cadenza programmata. Sono state 35.044 le domande effettivamente presentate entro la scadenza del 29 dicembre 2017: un dato che appare leggermente inferiore alle attese. Una radiografia

La vita della scuola non è fatta solo di grandi disegni di riforma, di prospettive culturali o di innovazioni metodologiche e didattiche. Spesso le prime pagine dei giornali finiscono per essere occupate da un vissuto quotidiano scolastico dove prevalgono preoccupazioni molto più prosaiche: si tratta a volte del “panino di stato”, dello squillare di cellulari o di Whatsapp, delle responsabilità

Dopo molti tentativi di riforma degli ordinamenti che si sono succeduti negli ultimi vent’anni (come non pensare alle riforme dei cicli promosse dai Ministri Berlinguer e Moratti nel 2002 e nel 2003), sembra tramontata la stagione delle grandi riforme di struttura. Gli attuali ordinamenti scolastici sono stati ridefiniti nel quadro di politiche scolastiche dominate dall’esigenza di razionalizzare la spesa pubblica,

Tra gli aspetti oggetto di maggior discussione nella scuola di oggi sta certamente la previsione di esperienze di alternanza scuola-lavoro nell’ultimo triennio di ogni indirizzo della scuola secondaria di II grado (per 200 ore nei Licei e 400 ore nei Tecnici e Professionali). Questa innovazione viene considerata indispensabile da molti osservatori, per colmare la distanza che separa la cultura scolastica

L’attuazione del D.lgs. 62/2017, relativo alla valutazione degli allievi, implica profonde modifiche nella struttura e nel valore delle prove Invalsi. Introdotte in termini generali e universalistici nel 2007 (legge 176), le prove si distendono ora lungo l’intero percorso scolastico degli allievi (2a primaria, 5a primaria, 3a secondaria di I grado, 2a secondaria di II grado, 5a secondaria di II grado).

Il D.lgs. 59/2017 chiama fortemente in causa l’Università nel nuovo modello di formazione dei docenti della scuola secondaria. Infatti è previsto un innovativo percorso triennale post-lauream (definito FIT) cui si accede per pubblico concorso, che immette i vincitori in un ciclo di formazione e tirocinio, da svolgere il primo anno presso l’università e poi direttamente nella scuola, ove il neo-docente

Quando si affronta il tema della valutazione degli allievi, il dibattito si fa subito vivace e coinvolge molti opinionisti. In effetti la questione presenta numerosi risvolti: dal sistema degli esami alle forme di valutazione (voti, giudizi, ecc.), dalle prove Invalsi alla certificazione delle competenze. Tutte queste procedure negli ultimi anni sono state oggetto di intervento legislativo, quasi alla ricerca di

Il decreto legislativo 65 del 13-4-2017, relativo all’istituzione del sistema educativo integrato dalla nascita ai sei anni (il c.d. “zerosei”), è stato accolto in termini assai favorevoli dall’opinione pubblica, che vi ha percepito lo sforzo di dotare il nostro Paese di un sistema di servizi educativi e di scuole dell’infanzia di standard europeo e di qualità. Soprattutto il segmento 0-3

Il nuovo anno scolastico 2018-19 si apre all’insegna del possibile “cambiamento”, preannunciato dalle forze politiche (Lega e 5 Stelle) che sono state premiate dagli elettori il 4 marzo e che hanno dato vita ad un’inedita maggioranza di Governo. Ora, dopo le tante dichiarazioni e intenzioni, si tratta di capire quali saranno effettivamente i cambiamenti da introdurre nel nostro sistema scolastico.

La questione dell’alternanza scuola-lavoro fa parte dei dossier “caldi” nel passaggio tra vecchio e nuovo Governo, anche se non è del tutto chiaro quale segno prenderà il cambiamento in questo settore. Probabilmente si andrà verso il superamento dell’obbligo attuale (soprattutto nei Licei), anche se è prevedibile che le imprese del Nord abbiano fame di “alternanza” finalizzata ad orientare la propensione

Gli ultimi mesi dell’anno scolastico hanno visto rimbalzare sulle pagine dei mass-media, dei social network, numerosi episodi di “malascuola”, di gesti violenti o minacce di studenti nei confronti dei loro professori, di classici fatti di bullismo verso i compagni di scuola più fragili e indifesi, di un generale deterioramento dei rapporti educativi. Dalle offese si passa alle aggressioni, in un

Si è diffusa negli ultimi tempi una più acuta esigenza di regole, di ripristino di forme di rispetto, di recupero di qualità della convivenza civile; in particolare l’esigenza di dedicare maggiore attenzione alla correttezza dei comportamenti etici, sociali e civili. Spesso le classi (magari nei contesti educativi più difficili e marginali) sono teatro di episodi poco edificanti, ma questo avviene

La condizione degli insegnanti italiani è stata oggetto di molte ricerche e indagini (sia nazionali che internazionali), da cui è uscito uno spaccato di insoddisfazione, demotivazione, a volte vero e proprio risentimento, nei confronti di una classe politica che non avrebbe fatto nulla per contrastare questa deriva. Ci sono però anche altre ragioni, più profonde, che attengono alla crisi della

Il primo semestre del 2018 ha visto un vero e proprio “tsunami” nella politica italiana, a seguito dei risultati elettorali del 4 marzo che hanno dato luogo al cosiddetto Governo “gialloverde”, presieduto da Giuseppe Conte. Gli equilibri all’interno dell’inedita maggioranza non sono scontati, perché diverse sono le ispirazioni che stanno alla base dei due movimenti per ora alleati. La Lega,

Siamo al secondo anno del Piano Nazionale di Formazione dei docenti (DM 797/2016), avviato a seguito della legge 107/2015. Ci dovremmo chiedere come stia andando la nuova formazione, che la Buona scuola voleva “obbligatoria, permanente, strutturale”, stanziando allo scopo nuove risorse per organizzarla (40 milioni annui) e un consistente fondo (380 milioni) per istituire la card del docente (500 euro

Si è percepita in questi mesi una crisi nei rapporti educativi tra le diverse componenti della scuola. Non sono solo gli episodi di “malascuola”, ma anche perdita di fiducia e di autorevolezza, annebbiamento delle funzioni e dei compiti educativi delle diverse istituzioni. Sembra essersi rotto quel patto tacito tra allievi, insegnanti e genitori, su cui si reggeva la vita della

Dovremmo parlare a lungo dello stato di salute dei processi di integrazione nella nostra scuola, e rimandiamo alla pregevole relazione della Corte dei Conti pubblicata con Deliberazione 16 luglio 2018, n. 13, che analizza il periodo 2012-2018. La Corte sottolinea alcuni dei limiti e delle distorsioni che si stanno manifestando in tema di inclusione, come l’aumento delle certificazioni di disabilità,

L’ordinamento della scuola secondaria di 2° grado è fissato dai regolamenti emanati nel 2010. La Legge 107/2015 non ha scalfito più di tanto l’impianto strutturale articolato in Licei, Tecnici e Professionali. L’unica delega legislativa incisiva (D.lgs. 61/2017) riguarda la revisione dell’istruzione professionale, per la quale si è provveduto ad emanare un nuovo regolamento (Ciccone, 77). Ha però tenuto banco il

La firma del nuovo Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL), intervenuta in data 19-4-2018, in una stagione caratterizzata da incertezze di prospettiva politica, non poteva certamente determinare quella svolta, da molti auspicata, nel trattamento retributivo e nei meccanismi di riconoscimento della professionalità. L’obiettivo esplicito del Governo uscente era quello di ristabilire un clima sociale accettabile nelle relazioni sindacali, superando le precedenti

La presenza della musica, e più in generale della cultura artistica nella scuola italiana, è richiesta a gran voce, ma le soluzioni ordinamentali appaiono al di sotto delle aspettative. L’attuale assetto istituzionale, oltre a confermare la presenza delle scuole medie ad indirizzo musicale (SMIM) (Legge 124/1999) e l’istituzione dei Licei Musicali (DPR 89/2010), attraverso quote contingentate, fatica a riconoscere e

Il dibattito (culturale) sul futuro della scuola sembra oscillare sul dilemma, ormai sviscerato da molti punti di vista, tra centratura del progetto formativo sulle competenze o sulle conoscenze. Tra una scuola che sembra proiettarsi verso la spendibilità immediata della formazione per il mondo del lavoro, o per la solidità di una formazione disinteressata per la cittadinanza. Sembrano essersi formati due

La gestione del personale della scuola è soggetta ad una pluralità di fonti: – leggi, in particolare lo stato giuridico (1994); – il contratto nazionale di lavoro, rinnovato il 19-4-2018, e numerose altre operazioni di regolazione amministrativa, che spesso sono il frutto di intese sindacali. Nella successione degli adempimenti, certamente il punto di partenza è il calcolo degli organici, per

“Stop and Go”: sembra questo il ritmo che ha assunto la valutazione dei dirigenti scolastici in Italia, prevista fin dal 2001 ma messa a punto solo all’interno della legge 107/2015, e poi avviata con una specifica Direttiva (36/2016) a apposite Linee Guida. Siamo dunque alle soglie del terzo anno, ma ancora devono essere avviate e completate le operazioni relative al

Nel mese di luglio 2018 è partita la macchina del concorso che dovrà portare 2.445 nuovi dirigenti scolastici a coprire altrettante sedi vacanti, sperabilmente dal 1° settembre 2019. Si sa, le scuole sono in sofferenza di reggenza, e l’ultimo concorso fu bandito nel lontano 2010. Molte parole sono state spese sulla complessa procedura che porterà a selezionare i vincitori, partendo

L’elaborazione e l’aggiornamento continuo del RAV (Rapporto di Autovalutazione) sono diventati uno dei processi che più impegnano la scuola e il Dirigente. Il RAV funge da baricentro di snodo per molti documenti strategici della scuola: c’è un rapporto evidente tra RAV e PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), per non parlare del PdM (Piano di Miglioramento) o delle scelte di bilancio

Scuole “Cenerentola” o “Gioiello di famiglia”? Questo è il dilemma in cui si dibatte la scuola dell’infanzia italiana che, proprio nella primavera 2018, ha festeggiato i primi 50 anni della sua istituzione come scuola dello Stato (Legge 18-3-1968, n. 444). Oggi il sistema presenta una pluralità di gestioni (lo Stato interviene nel 61% dei casi, i Comuni nel 10%, i

Prosegue l’investimento sulle nuove tecnologie digitali nella scuola italiana, sulla scia del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), rilanciato con la legge 107/2015. Gli esiti non sono di facile valutazione, anche se si registra certamente un incremento di dotazioni strutturali, di linee di accesso veloce, di formazione del personale. Proseguono inoltre le linee di finanziamento (Baldascino, 100). L’attenzione, comunque, si è

L’Unione Europea rappresenta lo scenario in cui si esplica anche lo sviluppo del sistema scolastico italiano. Non esiste tuttavia un modello-base europeo a cui tutti gli stati debbono ispirarsi, ma piuttosto l’idea di alcuni traguardi comuni, meritevoli di essere perseguiti in autonomia dai diversi paesi. Si intende stimolare il miglioramento di alcuni aspetti fondamentali del funzionamento del sistema (competenze di

I cambiamenti in materia di valutazione degli allievi hanno interessato nel corso del 2017-18 sostanzialmente il primo ciclo, ma ulteriori effetti sono attesi nell’a.s. 2018-19 anche per il secondo ciclo. Siamo nell’ambito dell’attuazione di uno delle otto deleghe (il D.Lgs. 62/2017) della legge 107/2015 (quindi una materia a rischio di qualche revisione politica). Le novità riguardano: – le modalità di

La realizzazione di un sistema integrato di strutture educative per i bambini dalla nascita fino ai 6 anni (asili nido e scuole dell’infanzia) rappresenta un obiettivo di grande significato per il nostro Paese, alla luce della crisi della natalità, della scarsa diffusione dei servizi fino a 3 anni, della necessità di qualificare il concetto di welfare. L’attuazione del D.lgs. 65/2017

Come ogni semestre facciamo il punto sullo stato di salute della scuola, prendendo spunto dalle news che abbiamo pubblicato su Scuola7.it negli ultimi sei mesi. Questo consente di recuperare facilmente (con appositi link) un’informazione preziosa, disponibile sul web, e di cogliere qualche indizio sul futuro. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Non è facile interpretare questa stagione della politica scolastica. Il

Nel 2019 ricorrono i vent’anni dall’approvazione del Regolamento per l’autonomia (DPR 8-3-1999, n. 275) che vedeva tra i suoi “cavalli di battaglia” l’elaborazione da parte di ogni scuola autonoma del POF, il piano dell’offerta formativa. Nel 2015, a seguito della legge 107/2015, il POF ha acquisito una veste più strategica, qualificandosi come triennale (di qui il nuovo, impronunciabile acronimo PTOF)

Dopo molte attese è stato pubblicato il nuovo Regolamento di contabilità per il funzionamento amministrativo delle scuole (D.I. n. 129 del 28 agosto 2018). Già si è aperta la discussione: si tratta di vera innovazione o di un semplice restyling per tener conto dell’evoluzione normativa? Il nuovo Regolamento prende il posto del precedente (D.I. 44 del 1° febbraio 2001) e

Nel secondo semestre del 2018 il concorso a 2.445 posti di dirigente scolastico ha preso decisamente forma. È stato superato l’insidioso “giro di boa” della prova preselettiva del 23 luglio 2018 senza eccessivi problemi, se non qualche amara riflessione circa gli effetti “perversi” che una procedura così strutturata rischia di apportare alla preparazione dei futuri dirigenti, che non può certo

La figura del dirigente scolastico continua ad essere al centro dell’attenzione, sia per gli strascichi delle novità introdotte con la Legge 107/2015 (che hanno in qualche modo rafforzato le sue prerogative in materia di organizzazione del lavoro), sia per l’emergenza dovuta alla carenza di capi di istituto (non a caso è in fase di svolgimento un concorso di ampie dimensioni),

Il tema dell’educazione civica (o alla cittadinanza o civicness o senso civico) ha assunto negli ultimi mesi un inaspettato rilievo, sia per le emergenze sociali e scolastiche che sono sotto gli occhi di tutti, sia per la presentazione di proposte di legge relative al tema, alcune anche di iniziativa popolare (che come è noto richiedono 50.000 firme di sottoscrizione). È

Il Piano nazionale per la formazione dei docenti (di cui al DM 797/2016) è entrato nel suo terzo anno di vigenza. È possibile quindi formulare un primo bilancio ragionato di quanto è avvenuto sul territorio, con la novità della progettazione e gestione della formazione a livello di ambito territoriale. Non sempre questa dimensione ha consentito di elevare la qualità dei

Il rapporto tra scuola e genitori non è sempre fluido, come dimostrano vari episodi poco edificanti di cronaca scolastica. È costantemente dietro l’angolo la spada di Damocle di qualche contenzioso di fronte alla magistratura, a volte per vicende (come le mense scolastiche o i vaccini) che sembrano esulare dalle specifiche responsabilità della scuola in materia di istruzione (cfr. Olivieri, 103).

La scelta dell’integrazione scolastica degli allievi disabili è un elemento caratterizzante del sistema scolastico italiano: sono ben 245.723 gli allievi certificati inseriti nelle classi “normali”, con un impegno di 141.412 insegnanti di sostegno. Tuttavia emergono in modo ricorrente palesi insoddisfazioni circa lo “stato di salute” dell’integrazione (cfr. Lega, 111): scarsa presenza di docenti di sostegno (questo dato è però smentito

Il dualismo tra istruzione professionale (IP) e formazione professionale (FP) ha origini fin dal testo della Costituzione (1948), che attribuiva alle Regioni la “seconda gamba” del sistema, che avrebbe dovuto convivere con il “ramo aureo” dell’istruzione professionale di Stato. Un rapporto non facile, fatto di numerosi stop and go (fino al tentativo di unificare il segmento dell’istruzione-formazione professionale nell’ambito della

Il dibattito sulle competenze linguistiche dei nostri ragazzi si è ravvivato, anche in relazione alle nuove prove d’esame (v. alla voce Maturità) e alle tipologie di prove scritte richiamate nelle nuove disposizioni. Si vorrebbe superare le pratiche di scrittura retorica (il classico tema), per offrire più spazio alle scritture funzionali (ad esempio le sintesi, i riassunti) e concentrare l’attenzione di

Con le indicazioni fornite dal Miur con nota 3050 del 4-10-2018 prende forma il nuovo esame di Stato, a seguito della delega contenuta nella Legge 107/2015 e portata a buon fine con il D.lgs. 62/2017. Le novità non sono eclatanti, però significative: si semplifica l’esame abolendo la terza prova (il c.d. “quizzone”), si dà un maggiore rilievo al credito maturato

Il quadro curricolare della scuola italiana (curricolo obbligatorio) è fissato nell’ordinamento scolastico e presenta una certa rigidità. Le tabelle con gli orari attribuiti alle singole discipline sono un vincolo preciso, appena scalfito dai margini di flessibilità che pure sono stati introdotti con il Regolamento dell’autonomia scolastica (Dpr 275/1999 e s.m.i.). Questo impianto ha reso più complesso, ma non impossibile, dedicare

L’ordinamento scolastico nel corso del 2018 non ha subito consistenti variazioni, tenendo conto del rallentamento nella fase di attuazione dei decreti legislativi emanati nel 2017. La stessa legge 107/2015 era stata assai parca di interventi sulla struttura scolastica, se si escludono l’istruzione professionale e in parte il sistema integrato 0-6. Si è preferito potenziare gli strumenti dell’autonomia, rendendo più flessibile

Il nuovo assetto politico (Governo Conte, formato sulla base del contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega) ha iniziato nel secondo semestre del 2018 a produrre i primi effetti. Si è trattato all’inizio di provvedimenti tampone (come il decreto mille proroghe, legge 21-9-2018, n. 108), necessari per far fronte ad alcune emergenze dovute a sentenze della magistratura (come

L’anno scolastico 2018/19 vedrà alcuni cambiamenti nell’esame di Stato del secondo ciclo, a seguito dell’attuazione del D.lgs. 62/2017 che introduce modifiche alla normativa sulla valutazione e sullo svolgimento degli esami. Ci sono cambiamenti significativi in materia di prove d’esame, con l’abolizione della terza prova pluridisciplinare, una diversa categorizzazione delle prime e seconde prove ed un maggior peso dato al curriculum

La formazione iniziale dei docenti e le procedure per il loro reclutamento hanno sempre rappresentato un problema irrisolto del sistema scolastico italiano. Assodato il principio di una formazione iniziale di rango universitario per tutti i docenti (con problematiche giudiziarie non ancora concluse), le forme di preparazione professionale e abilitativa all’insegnamento hanno subito parecchie modifiche negli ultimi vent’anni, mantenendo una consistente