Chi è l’educatore professionale? L’approvazione della legge di stabilità 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) il 20 dicembre scorso può essere considerata per gli educatori che operano nel settore socio-educativo e per i pedagogisti una svolta rispetto al riconoscimento della proprie figure professionali. L’articolo 1, commi 594-601 infatti recepisce

Gli esami non finiscono mai Quali sono i punti di attenzione che i servizi di vigilanza adottano nello svolgimento delle attività di controllo, anche nelle scuole, sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le note che seguono sono frutto di seminari di formazione e di confronti tra RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione) e

Dalla segregazione all’integrazione: una lunga storia Con la legge 517/1977, quaranta anni fa, era istituita la figura dell’insegnante di sostegno (nelle scuole elementari e medie: uno per classe e nel numero massimo di sei ore settimanali). Erano abrogate sia le scuole speciali sia le classi differenziali e i ragazzi con disabilità venivano inseriti nel contesto della “classe comune”. Si è

Le prove scritte per l’esame di terza media

La Commissione “Serianni” L’art. 7 del DM 741/2017, che discende dal D.Lgs. 62/2017, individua finalità e tipologie della prova scritta di italiano prevista per l’esame di Stato che conclude il primo ciclo. Sappiamo che il Miur ha incaricato una commissione, presieduta dal prof. Luca Serianni, di elaborare un documento di orientamento per la redazione di tale prova. La commissione era composta da Massimo Palermo, ordinario

L’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica Il 19 gennaio al Miur si è riunito l’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica, e nel corso dell’incontro sono stati restituiti dall’Amministrazione i primi dati sul processo valutativo realizzato lo scorso anno scolastico 2016-17. L’analisi condotta accende i riflettori sulle caratteristiche della dirigenza scolastica nel nostro Paese, poiché per la prima volta

Non fraintendiamo: l’uso deve essere didattico Una questione controversa, che da qualche tempo anima il dibattito pubblico, riguarda l’utilizzo degli smartphone a scuola. Il dibattito era già “caldo” una decina di anni fa. Nel 2007 l’allora ministro Fioroni dovette emanare una circolare che ne vietava l’uso in classe, anche a causa di alcuni fatti incresciosi di cyberbullismo accaduti all’epoca. In

Un documento di base per la via italiana all’alternanza La “via italiana all’alternanza”, fatta di scelte coraggiose come l’obbligatorietà, l’estensione a tutti i settori ed indirizzi della secondaria di secondo grado, e la quantificazione del monte ore complessivo nel triennio di riferimento, ha trovato consensi e buone pratiche, ma anche molte scuole e parecchi operatori impreparati o disorientati, studenti poco

Le fondamenta culturali dell’educazione La seconda prova scritta scelta dal Miur per gli esami conclusivi del secondo ciclo dell’istruzione classica, quest’anno, com’è noto, è la versione dal greco. E non è una novità! In effetti una prova simile è stata assegnata anche in altre occasioni nel corso degli ultimi anni. Il che conferma che gli studi classici e il mondo

Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza

Pensare non è privilegio per pochi Se volessimo utilizzare una prima domanda di senso sull’introduzione o meno di una disciplina nuova all’interno di un curricolo scolastico, dovremmo partire dalla compatibilità tra il profilo di competenze culturali e professionali dello studente in uscita dal percorso scolastico e i nuclei concettuali fondanti la stessa disciplina. Sarebbe in questo caso evidente come proprio il concetto

Abrogata la Raccomandazione del 2008 A distanza di dieci anni dall’emanazione della Raccomandazione del 23 aprile 2008, relativa alla “Costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente”, il Consiglio dell’Unione Europea, nella formazione “Istruzione, gioventù, cultura e sport”, con Raccomandazione del 22 maggio 2017 ha proceduto alla revisione[1] dell’EQF e alla conseguente abrogazione del precedente atto comunitario. La nuova

L’istruzione degli adulti I centri di istruzione degli adulti, istituzioni scolastiche avviate in tutta l’Italia dal 1 settembre 2015, stanno mettendo in atto il nuovo ordinamento previsto dal DPR 263/2012, e regolato dalle Linee Guida emanate con decreto MIUR-MEF del 12 marzo 2015. Il compito loro affidato è quello di promuovere la centralità dell’adulto nel processo di apprendimento, e valorizzare

Intervista a Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola

Alla segretaria generale della Cisl Scuola, una dei più attivi protagonisti nella trattativa che ha portato al rinnovo del contratto nel nuovo comparto dell’istruzione e della ricerca, la prima domanda è d’obbligo: come valuta il risultato ottenuto? Credo sia stato fatto un buon lavoro, la firma del contratto l’abbiamo definita una scelta giusta e responsabile. Addirittura doverosa per lavoratrici e

Di nuovo ai nastri di partenza Il 29 gennaio u.s. a Bologna il Miur ha sintetizzato i dati emersi al termine del primo anno di applicazione del procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici ed ha indicato le principali novità previste per l’anno in corso. Si tratta di un processo ormai avviato, anche se non ancora efficace in tutti i suoi

A.A.A. “omogeneità culturale” cercasi? “Il nostro liceo è situato in un’area dal livello socio-economico alto, in cui l’incidenza degli studenti di cittadinanza non italiana è attualmente quasi nulla, e non ci sono gruppi di studenti che provengono da contesti sociali particolarmente svantaggiati.  Gli studenti e le studentesse del liceo possono generalmente contare su famiglie che riescono a sostenere il loro

Documenti che anticipano i decreti attuativi Sebbene non codificato in norma, il documento Miur del 24 gennaio scorso, che ha evidentemente tentato di alleviare – in tempi di iscrizioni e di scelte ponderate da parte delle famiglie – la sete di informazioni sulle caratteristiche e sulle attività dei Nuovi Professionali, fornisce l’idea concreta del volto che assumeranno gli istituti professionali nella

Intervista ad Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP – Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola

All’indomani della sottoscrizione del rinnovo del contratto nel nuovo comparto dell’istruzione e della ricerca, l’ANP ha affermato che “per i sindacati che hanno sottoscritto l’ipotesi la qualità dell’istruzione e gli interessi degli stessi lavoratori non contano”. Ci spiega il senso di questa affermazione? È del tutto evidente che il nuovo CCNL non punta ad innalzare la qualità dell’istruzione. In primo

Quando la scuola fa cronaca (nera) Mah! Ormai sembra che picchiare l’insegnante sia una sorta di sport! Chissà se alle prossime Olimpiadi… Comunque, se non c’è il cazzotto ben dato che spedisce il povero prof. all’ospedale, nel migliore dei casi c’è l’indifferenza, o l’insulto, proprio quando lo studente non ne può più! Ma insomma! Perché doversi subire chiacchiere fuori dal

La formazione in servizio nel ccnl 2016-2018 Il 9 febbraio 2018, alle 7.45, è stato firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2016-2018. Molte le aspettative, dopo undici anni, durante i quali sono state varate importanti riforme strutturali, come il DPR 80/2013, la Legge 107/2015 e i successivi decreti attuativi, che hanno delineato un nuovo assetto del sistema scolastico italiano. Pare

Quattro anni di RAV Il clamore giornalistico sollevato sulle “pubblicità classiste dei Licei” (fra i tanti, l’articolo di Corrado Zunino “Qui niente poveri e disabili”, La Repubblica 8 febbraio, 2018), sollecita  alcune considerazioni sul Rapporto di Autovalutazione (RAV)[1]. Intanto per la prima volta, in maniera eclatante, lo strumento RAV è uscito dalla cerchia, oramai per la verità non più tanto

Si valuta per migliorare Una scommessa sul futuro delle scuole. Così si racconta il libro “La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale” di Tecnodid Editrice, stampato alcune settimane fa a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna[1]. Le tre parti del libro ruotano intorno ad un’idea chiave: il miglioramento delle scuole non è affare privato di ciascuna singola istituzione

Un documento per rilanciare le Indicazioni/2012 È stato presentato il 22 febbraio u.s. in un partecipato incontro al MIUR dalla Ministra Fedeli un documento di lavoro relativo alle Indicazioni nazionali per il curricolo nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo: “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”. Di che cosa si tratta? Forse siamo in presenza di “nuove” Indicazioni? C’è qualche nuova

La nota Miur 404 del 19 febbraio 2018

Parte il trenino dello zerosei «Garantire a tutte le bambine ed a tutti i bambini di età compresa tra zero e sei anni pari opportunità di educazione e di istruzione». Così si conclude la nota 404 del 19.2.2018 del Dipartimento Istruzione del Miur. Dopo l’uscita del D.lgs. 65/2017 il Miur ha emesso la prima nota di orientamento finalizzata a dare unitarietà alle

La “buona pedagogia” dell’infanzia A 50 anni dalla nascita della scuola dell’infanzia statale, dai primi timidi tentativi di affermazione di un segmento educativo immaginato come sostitutivo  degli enti assistenzialistici, ma che evocasse il calore “materno”, si è via via consolidata l’identità e l’importanza di un servizio ormai generalizzato, che pone le basi epistemologiche dei saperi disciplinari e delle competenze trasversali

La struttura del nuovo Contratto Nazionale di Lavoro L’Ipotesi di CCNL relativa al personale del comparto Istruzione e Ricerca, sottoscritta il 9 febbraio scorso tra l’Aran e le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, si caratterizza, rispetto al passato, per la nuova impostazione dell’articolato normativo. Il testo, infatti, esordisce con le Disposizioni comuni ad entrambi i comparti (artt. 1-21), per

Caratteristiche, peculiarità, nuove sfide

Uno sguardo ai sistemi scolastici europei I sistemi scolastici europei possono essere raggruppati sulla base di alcuni modelli ordinamentali e organizzativi: da quello scandinavo, nel quale la scuola di base è costituita da un unico percorso formativo (di norma 7-16 anni), a quello germanico, nel quale al termine dell’istruzione primaria gli alunni seguono percorsi distinti o specifiche tipologie di scuola.

Dopo il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro

Premesse: dal vecchio al nuovo contratto Dall’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro sottoscritta il 9 febbraio 2018, emergono elementi di continuità con le precedenti parti normative, ma anche diversi aspetti innovativi. Non guasta rammentare, per chiarirne l’efficacia giuridica, che ai sensi dell’art. 39 della Costituzione i sindacati registrati “Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di

Le competenze chiave del 2006 «Dato che la globalizzazione continua a porre l’Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione»: il 18 dicembre 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio, dopo lunga elaborazione, varano la Raccomandazione

Ma è già tempo di pensare al prossimo…

Alcuni commenti, per partire Con riferimento all’Ipotesi di nuovo Contratto sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali Confederali il 9 febbraio u.s., la Rivista on line Tuttoscuola (di lunedì 19 febbraio) così ne commenta i risultati: “…segna soprattutto il successo della strategia di raffreddamento della conflittualità e del rancore sociale che costituisce l’asse strategico del governo Gentiloni…”. Non è la rilevanza del merito (cioè dei contenuti dell’accordo) ad

Un compleanno significativo Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Miur, con la nota 483 del 1.03.2018, ha diramato alcune indicazioni per promuovere iniziative volte a ricordare cinquant’anni di storia della scuola dell’infanzia italiana e l’istituzione della scuola materna statale, sollecitando gli Uffici Scolastici Regionali a organizzare, nella settimana che cade tra il 17 e il

Oltre i manifesti elettorali Il caleidoscopico paesaggio dei programmi dei partiti italiani, forse indotto anche dalla legge elettorale in vigore, potrebbe indurci a considerazioni superficiali. In realtà il nostro sistema di istruzione e di formazione ha una solida struttura storica e una ragionevole funzionalità, anche se i risultati sono positivi solo per una parte del Paese: i manifesti elettorali riflettono