Dovremmo parlare a lungo dello stato di salute dei processi di integrazione nella nostra scuola, e rimandiamo alla pregevole relazione della Corte dei Conti pubblicata con Deliberazione 16 luglio 2018, n. 13, che analizza il periodo 2012-2018. La Corte sottolinea alcuni dei limiti e delle distorsioni che si stanno manifestando in tema di inclusione, come l’aumento delle certificazioni di disabilità,

L’ordinamento della scuola secondaria di 2° grado è fissato dai regolamenti emanati nel 2010. La Legge 107/2015 non ha scalfito più di tanto l’impianto strutturale articolato in Licei, Tecnici e Professionali. L’unica delega legislativa incisiva (D.lgs. 61/2017) riguarda la revisione dell’istruzione professionale, per la quale si è provveduto ad emanare un nuovo regolamento (Ciccone, 77). Ha però tenuto banco il

La firma del nuovo Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL), intervenuta in data 19-4-2018, in una stagione caratterizzata da incertezze di prospettiva politica, non poteva certamente determinare quella svolta, da molti auspicata, nel trattamento retributivo e nei meccanismi di riconoscimento della professionalità. L’obiettivo esplicito del Governo uscente era quello di ristabilire un clima sociale accettabile nelle relazioni sindacali, superando le precedenti

La presenza della musica, e più in generale della cultura artistica nella scuola italiana, è richiesta a gran voce, ma le soluzioni ordinamentali appaiono al di sotto delle aspettative. L’attuale assetto istituzionale, oltre a confermare la presenza delle scuole medie ad indirizzo musicale (SMIM) (Legge 124/1999) e l’istituzione dei Licei Musicali (DPR 89/2010), attraverso quote contingentate, fatica a riconoscere e

Il dibattito (culturale) sul futuro della scuola sembra oscillare sul dilemma, ormai sviscerato da molti punti di vista, tra centratura del progetto formativo sulle competenze o sulle conoscenze. Tra una scuola che sembra proiettarsi verso la spendibilità immediata della formazione per il mondo del lavoro, o per la solidità di una formazione disinteressata per la cittadinanza. Sembrano essersi formati due

La gestione del personale della scuola è soggetta ad una pluralità di fonti: – leggi, in particolare lo stato giuridico (1994); – il contratto nazionale di lavoro, rinnovato il 19-4-2018, e numerose altre operazioni di regolazione amministrativa, che spesso sono il frutto di intese sindacali. Nella successione degli adempimenti, certamente il punto di partenza è il calcolo degli organici, per

“Stop and Go”: sembra questo il ritmo che ha assunto la valutazione dei dirigenti scolastici in Italia, prevista fin dal 2001 ma messa a punto solo all’interno della legge 107/2015, e poi avviata con una specifica Direttiva (36/2016) a apposite Linee Guida. Siamo dunque alle soglie del terzo anno, ma ancora devono essere avviate e completate le operazioni relative al

Nel mese di luglio 2018 è partita la macchina del concorso che dovrà portare 2.445 nuovi dirigenti scolastici a coprire altrettante sedi vacanti, sperabilmente dal 1° settembre 2019. Si sa, le scuole sono in sofferenza di reggenza, e l’ultimo concorso fu bandito nel lontano 2010. Molte parole sono state spese sulla complessa procedura che porterà a selezionare i vincitori, partendo

L’elaborazione e l’aggiornamento continuo del RAV (Rapporto di Autovalutazione) sono diventati uno dei processi che più impegnano la scuola e il Dirigente. Il RAV funge da baricentro di snodo per molti documenti strategici della scuola: c’è un rapporto evidente tra RAV e PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), per non parlare del PdM (Piano di Miglioramento) o delle scelte di bilancio

Scuole “Cenerentola” o “Gioiello di famiglia”? Questo è il dilemma in cui si dibatte la scuola dell’infanzia italiana che, proprio nella primavera 2018, ha festeggiato i primi 50 anni della sua istituzione come scuola dello Stato (Legge 18-3-1968, n. 444). Oggi il sistema presenta una pluralità di gestioni (lo Stato interviene nel 61% dei casi, i Comuni nel 10%, i

Prosegue l’investimento sulle nuove tecnologie digitali nella scuola italiana, sulla scia del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), rilanciato con la legge 107/2015. Gli esiti non sono di facile valutazione, anche se si registra certamente un incremento di dotazioni strutturali, di linee di accesso veloce, di formazione del personale. Proseguono inoltre le linee di finanziamento (Baldascino, 100). L’attenzione, comunque, si è

L’Unione Europea rappresenta lo scenario in cui si esplica anche lo sviluppo del sistema scolastico italiano. Non esiste tuttavia un modello-base europeo a cui tutti gli stati debbono ispirarsi, ma piuttosto l’idea di alcuni traguardi comuni, meritevoli di essere perseguiti in autonomia dai diversi paesi. Si intende stimolare il miglioramento di alcuni aspetti fondamentali del funzionamento del sistema (competenze di

I cambiamenti in materia di valutazione degli allievi hanno interessato nel corso del 2017-18 sostanzialmente il primo ciclo, ma ulteriori effetti sono attesi nell’a.s. 2018-19 anche per il secondo ciclo. Siamo nell’ambito dell’attuazione di uno delle otto deleghe (il D.Lgs. 62/2017) della legge 107/2015 (quindi una materia a rischio di qualche revisione politica). Le novità riguardano: – le modalità di

La realizzazione di un sistema integrato di strutture educative per i bambini dalla nascita fino ai 6 anni (asili nido e scuole dell’infanzia) rappresenta un obiettivo di grande significato per il nostro Paese, alla luce della crisi della natalità, della scarsa diffusione dei servizi fino a 3 anni, della necessità di qualificare il concetto di welfare. L’attuazione del D.lgs. 65/2017

Gli antecedenti Sono stati resi noti dal MIUR, con Decreto della Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del 28 dicembre 2017, i risultati dell’Avviso Pubblico n. 820 del 18 ottobre 2017, con il quale sono stati selezionati 100 istituti di istruzione secondaria di secondo grado autorizzati, dall’anno scolastico 2018/2019, alla sperimentazione di un

Un documento per “smuovere” le acque L’appello per la scuola pubblica, elaborato da un gruppo di insegnanti secondari e universitari, e firmato da autorevoli figure del mondo accademico, si presenta come un’operazione di smascheramento. Chi ha governato la scuola negli ultimi anni avrebbe infatti mascherato “la natura ideologica, di marca economicistica ed efficientista” con parole e formule apparentemente inclusive e

Nel mese di ottobre del 2017 sono uscite le Linee Guida sull’educazione al rispetto, al fine di dare attuazione a quanto previsto dal comma 16 della Legge 107/2015[1]. Ideologie gender Nel testo delle Linee Guida si trovano ottimi riferimenti giuridici e un apprezzabile intento formativo, oltre che informativo. È meritevole l’intenzione di sgombrare il campo dalla zavorra delle “ideologie gender”, strumentalizzate

Le risorse a disposizione delle scuole In questi giorni si stanno susseguendo gli avvisi pubblici, a cura dei diversi Uffici Scolastici Regionali, per l’individuazione delle scuole polo a cui assegnare direttamente i fondi per le iniziative conseguenti alle novità introdotte dal Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 sulla valutazione e sugli esami di Stato. Gli avvisi rendono operativo il Decreto

L’analisi delle domande di partecipazione Si sono chiuse le iscrizioni online per la partecipazione al concorso per dirigenti scolastici che si terrà nei prossimi mesi, con 35.044 domande effettivamente inoltrate su 39.264 presentate, per 2.465 posti messi a bando. Così pochi che alla fine delle procedure concorsuali, secondo la stima della Fondazione Agnelli, cominceremo ad avere nuove reggenze. Sembra proprio

Il messaggio dell’Osservatorio nazionale sulla dispersione È stato presentato il 10 gennaio scorso il Piano nazionale di lotta alla dispersione scolastica, frutto di un lavoro di una “cabina di regia” istituita nel maggio 2017, che ha incluso le Regioni, i Comuni italiani, le forze sociali e le tante esperienze di scuola diffuse in Italia, con buone pratiche che funzionano. Come

Chi è l’educatore professionale? L’approvazione della legge di stabilità 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) il 20 dicembre scorso può essere considerata per gli educatori che operano nel settore socio-educativo e per i pedagogisti una svolta rispetto al riconoscimento della proprie figure professionali. L’articolo 1, commi 594-601 infatti recepisce

Gli esami non finiscono mai Quali sono i punti di attenzione che i servizi di vigilanza adottano nello svolgimento delle attività di controllo, anche nelle scuole, sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le note che seguono sono frutto di seminari di formazione e di confronti tra RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione) e

Dalla segregazione all’integrazione: una lunga storia Con la legge 517/1977, quaranta anni fa, era istituita la figura dell’insegnante di sostegno (nelle scuole elementari e medie: uno per classe e nel numero massimo di sei ore settimanali). Erano abrogate sia le scuole speciali sia le classi differenziali e i ragazzi con disabilità venivano inseriti nel contesto della “classe comune”. Si è

Le prove scritte per l’esame di terza media

La Commissione “Serianni” L’art. 7 del DM 741/2017, che discende dal D.Lgs. 62/2017, individua finalità e tipologie della prova scritta di italiano prevista per l’esame di Stato che conclude il primo ciclo. Sappiamo che il Miur ha incaricato una commissione, presieduta dal prof. Luca Serianni, di elaborare un documento di orientamento per la redazione di tale prova. La commissione era composta da Massimo Palermo, ordinario

L’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica Il 19 gennaio al Miur si è riunito l’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica, e nel corso dell’incontro sono stati restituiti dall’Amministrazione i primi dati sul processo valutativo realizzato lo scorso anno scolastico 2016-17. L’analisi condotta accende i riflettori sulle caratteristiche della dirigenza scolastica nel nostro Paese, poiché per la prima volta

Non fraintendiamo: l’uso deve essere didattico Una questione controversa, che da qualche tempo anima il dibattito pubblico, riguarda l’utilizzo degli smartphone a scuola. Il dibattito era già “caldo” una decina di anni fa. Nel 2007 l’allora ministro Fioroni dovette emanare una circolare che ne vietava l’uso in classe, anche a causa di alcuni fatti incresciosi di cyberbullismo accaduti all’epoca. In

Un documento di base per la via italiana all’alternanza La “via italiana all’alternanza”, fatta di scelte coraggiose come l’obbligatorietà, l’estensione a tutti i settori ed indirizzi della secondaria di secondo grado, e la quantificazione del monte ore complessivo nel triennio di riferimento, ha trovato consensi e buone pratiche, ma anche molte scuole e parecchi operatori impreparati o disorientati, studenti poco

Le fondamenta culturali dell’educazione La seconda prova scritta scelta dal Miur per gli esami conclusivi del secondo ciclo dell’istruzione classica, quest’anno, com’è noto, è la versione dal greco. E non è una novità! In effetti una prova simile è stata assegnata anche in altre occasioni nel corso degli ultimi anni. Il che conferma che gli studi classici e il mondo

Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza

Pensare non è privilegio per pochi Se volessimo utilizzare una prima domanda di senso sull’introduzione o meno di una disciplina nuova all’interno di un curricolo scolastico, dovremmo partire dalla compatibilità tra il profilo di competenze culturali e professionali dello studente in uscita dal percorso scolastico e i nuclei concettuali fondanti la stessa disciplina. Sarebbe in questo caso evidente come proprio il concetto

Abrogata la Raccomandazione del 2008 A distanza di dieci anni dall’emanazione della Raccomandazione del 23 aprile 2008, relativa alla “Costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente”, il Consiglio dell’Unione Europea, nella formazione “Istruzione, gioventù, cultura e sport”, con Raccomandazione del 22 maggio 2017 ha proceduto alla revisione[1] dell’EQF e alla conseguente abrogazione del precedente atto comunitario. La nuova